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Il volume non vuole essere una storia della letteratura italiana né un suo commento critico ma pone semplicemente l'accento su alcuni richiami di medicina e di psicologia riscontrabili negli autori e nei personaggi che tale storia descrive. Nelle sue redazioni tali aspetti spesso sono appena accennati, poco approfonditi, laddove a volte illuminano, mettono meglio in risalto la personalità di uno scrittore o di un poeta, offrono dettagli inusitati ma che valgono a lumeggiare aspetti e contorni rimasti in penombra, ad arricchire di più tessere il mosaico di un carattere, di un temperamento, di quelle doti cioè che maggiormente delucidano ed affinano la figura di un letterato. Nel saggio sono tratteggiati i profili di 15 grandi autori del nostro panorama letterario, nonché le interpretazioni scientifiche di tre versi presenti nel poema dantesco: "Era già l'ora che volge il disio", "Fatti non foste a viver come bruti" e "Come sa di sale lo pane altrui". Di questi autori sono delineate le silhouettes comportamentali, i contesti ambientali, lo psichismo individuale, l'impulso istintivo, nella convinzione di aver aggiunto alcuni passaggi alle loro vicissitudini biografiche.